Cardone & Associati, Autore presso Studio Cardone & Associati | Pianificazione strategica per le PMI https://www.cardoneassociati.it/author/cardoneassociati/ Tue, 16 Apr 2024 10:42:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.7 https://www.cardoneassociati.it/wp-content/uploads/2023/03/cropped-favicon-cardone-32x32.png Cardone & Associati, Autore presso Studio Cardone & Associati | Pianificazione strategica per le PMI https://www.cardoneassociati.it/author/cardoneassociati/ 32 32 INDUSTRIA 4.0 2022: ECCO TUTTE LE NOVITA’ https://www.cardoneassociati.it/2022/02/14/industria-4-0-2022-ecco-tutte-le-novita/ Mon, 14 Feb 2022 12:00:38 +0000 https://cardone.errepinet.it/?p=232 Il credito d’imposta Industria 4.0 avrà percentuali importanti ancora per il 2022, ma già dal 2023 l’intensità d’aiuto subirà una forte contrazione e rimarrà in vigore fino al 2025. Industria 4.0: cosa significa? Grazie alle nuove tecnologie basate sulla digitalizzazione, si possono ottenere facilmente e velocemente conoscenza ed informazioni. La digitalizzazione consente una elevata capacità di prelevamento, […]

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Il credito d’imposta Industria 4.0 avrà percentuali importanti ancora per il 2022, ma già dal 2023 l’intensità d’aiuto subirà una forte contrazione e rimarrà in vigore fino al 2025.

Industria 4.0: cosa significa?

Grazie alle nuove tecnologie basate sulla digitalizzazione, si possono ottenere facilmente e velocemente conoscenza ed informazioni. La digitalizzazione consente una elevata capacità di prelevamento, elaborazione, archiviazione e scambio di dati.

E’ un fenomeno rapido, che non ha precedenti. Queste nuove tecnologie rappresentano gli investimenti “Industria 4.0”, i quali, realizzando la transizione digitale in una impresa,  ne incrementano la produttività, migliorano la qualità delle produzioni, agevolano le condizioni di lavoro, spingendo ad una maggiore competitività.

Oggi, questi investimenti sono sostenuti da un’agevolazione fiscale definita “credito d’imposta”; si tratta di un credito verso l’erario, che può essere utilizzato in compensazione con altri tributi.

Quali sono i beni strumentali agevolati?

Sono definiti Beni materiali 4.0 quelli elencati nell’Allegato A 2017 legge 232/2016.

Sono definiti Beni immateriali 4.0 quelli elencati nell’Allegato B 2017 legge 232/2016.

Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni Industria 4.0?

Requisito fondamentale per poter fruire dell’agevolazione, è l’interconnessione, (deve essere verificato e attestato attraverso una perizia tecnica asseverata nel caso in cui il valore del bene sia superiore a 300.000 euro), che viene soddisfatto nel momento in cui, il bene oggetto di investimento:

  • Scambi informazioni con sistemi interni e/o esterni per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (i.e. HTTP, MQTT, etc.);
  • Focalizzando l’attenzione sui beni materiali in chiave Industria 4.0 e seguendo la classificazione contenuta nell’Allegato A alla legge n. 232/2016, essi possono essere suddivisi in tre macrocategorie:

1) I beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;

2) I sistemi per l’assicurazione della qualità;

3) I dispositivi per l’iterazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.

Percentuale Credito D’imposta

Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, o al 30 giugno 2023 con ordine e acconto pagato (almeno pari al 20% entro il 2022), sono previste le seguenti agevolazioni:

  • Per i beni materiali 4.0 quelli elencati nell’Allegato A 2017 legge 232/2016, il credito d’imposta è pari al 40%, per investimenti fino ad € 2,5 milioni.
  • Mentre per investimenti tra i € 2,5 milioni e € 10 milioni è pari al 30%;
  • Per investimenti tra € 10 milioni e € 20 milioni è pari al 10% (fruibile in 3 quote annuali).
  • Per i beni immateriali 4.0 quelli elencati nell’Allegato B 2017 legge 232/2016, il credito d’imposta è pari al 20% per investimento fino ad € 1 milione (fruibile in 3 quote annuali).

Come richiedere il Credito d’imposta

 Il Team di Cardone & Associati, composto da professionisti specializzati in accesso al credito, finanza agevolata ed agevolazioni fiscali è a disposizione nella valutazione dei requisiti obbligatori previsti dalla normativa e nella predisposizione della documentazione tecnica obbligatoria

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Taranto e la sua nuova “felicità” a Roma si racconta https://www.cardoneassociati.it/2021/11/04/taranto-e-la-sua-nuova-felicita-a-roma-si-racconta/ Thu, 04 Nov 2021 12:35:23 +0000 https://cardone.errepinet.it/?p=235 Taranto ispirata da una nuova visione Sono i principi dell’Agenda ONU 2030 e del New Green Deal 2050 che ispirano la nuova visione di Taranto … potendo immaginare una “felicità” mai provata prima. Il lavoro di rinnovamento nasce dopo un’attenta pianificazione di azioni e progetti, verso obiettivi e risultati di lungo periodo. Il cambiamento di Taranto  “Ecosistema Taranto”, in convergenza […]

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Taranto ispirata da una nuova visione

Sono i principi dell’Agenda ONU 2030 e del New Green Deal 2050 che ispirano la nuova visione di Taranto … potendo immaginare una “felicità” mai provata prima.

Il lavoro di rinnovamento nasce dopo un’attenta pianificazione di azioni e progetti, verso obiettivi e risultati di lungo periodo.

Il cambiamento di Taranto 

Ecosistema Taranto”, in convergenza con il piano “Taranto Futuro Prossimo”, la proposta di Piano Territoriale JTF e i prossimi interventi a valere sui nuovi fondi comunitari e nazionali previsti per il sistema Italia e per il Mezzogiorno, sono frutto di un attento e poderoso lavoro di pianificazione strategica messo in campo dall’Ammnistrazione Melucci già da qualche anno, per un cambiamento epocale della città.

Taranto, punta tutto sulle sue antiche vocazioni “il mare” e “la cultura”, per attivare una diversificazione economica sostenibile.

Inoltre, punta tutto sull’ambiente, che diventa un nuovo momento di forza, attraverso azioni di transizione ecologica ed energetica.

La comunità resiliente della città

Così, Taranto sceglie di diventare comunità resiliente, digitale, inclusiva e green.

In questi anni si sta riscrivendo la storia di Taranto, che con i suoi 150 cantieri in corso, i suoi numerosi festival, i suoi progetti di transizione digitale e di trasferimento tecnologico, le diverse iniziative ad ampio respiro, sta testando la resilienza del suo ecosistema, grazie alla lungimiranza ed al coraggio del Sindaco Rinaldo Melucci, per voltare finalmente, quella antica pagina dolorosa.

Questo l’intervento della Dott.ssa Vittoria Cardone, che sul tema dell’Innovazione e Sviluppo sta lavorando a stretto contatto con il Sindaco di Taranto ed il suo staff, Vice Presidente della partecipata Kyma Ambiente Amiu, che ha presentato il “MODELLO TARANTO”, come esempio virtuoso di pianificazione ed utilizzo consapevole e mirato dei fondi della finanza pubblica, venerdi 29 ottobre scorso a Roma presso la Sala dei Gruppi Parlamentari della CAMERA DEI DEPUTATI, come relatrice al convegno dal titolo “IL PNRR, SCELTE DI SISTEMA PER LA RIPARTENZA. SCENARI E VALUTAZIONI SUGLI STRUMENTI OPERATIVI. STRATEGIE SELETTIVE ED ELEMENTI DI GEOPOLITICA”.

Tante le Istituzioni presenti e illustri i relatori, che hanno affrontato i temi oramai centrali per la vera ripresa dell’economia reale di tutto il nostro paese.

L’evento si è svolto in presenza, è stato registrato dalla Camera dei Deputati e le relazioni sono state acquisite agli atti parlamentari, per le successive audizioni e approfondimenti in programma.

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ZES al SUD: “Al via” i bonus investimenti imprese https://www.cardoneassociati.it/2019/10/21/zes-al-sud-al-via-i-bonus-investimenti-imprese/ Mon, 21 Oct 2019 11:00:00 +0000 https://cardone.errepinet.it/?p=238 Al via le domande per il credito d’imposta nell’ambito delle agevolazioni ZES destinato ad imprese che investono nelle zone economiche speciali del Mezzogiorno. Da mercoledì 25 settembre le imprese che investono nelle ZES, le zone economiche speciali, possono presentare la domanda per ottenere il relativo credito d’imposta: si tratta dell’agevolazione per gli investimenti in alcune aree del Sud Italia previste dal decreto Mezzogiorno del […]

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Al via le domande per il credito d’imposta nell’ambito delle agevolazioni ZES destinato ad imprese che investono nelle zone economiche speciali del Mezzogiorno.

Da mercoledì 25 settembre le imprese che investono nelle ZES, le zone economiche speciali, possono presentare la domanda per ottenere il relativo credito d’imposta: si tratta dell’agevolazione per gli investimenti in alcune aree del Sud Italia previste dal decreto Mezzogiorno del 2017 (articolo 4 del decreto legge 91/2017).
Si tratta di un insieme di agevolazioni fiscali (credito di imposta, incentivi economici e semplificazioni amministrative) per le PMI, nuove o già esistenti, che investono nelle ZES.

Le zone economiche speciali

Le zone economiche speciali al momento sono tre: Calabria, Campania e Ionica Interregionale Puglia e Basilicata.
Il credito di imposta arriva a un massimo di 50 milioni, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2020. L’impresa beneficiaria deve mantenere l’attività nell’area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti.

La ZES, lo ricordiamo, è composta da territori quali portiaree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e Interporti.

Come presentare la domanda

La domanda si presenta secondo la modalità già prevista per gli investimenti nel Mezzogiorno in riferimento all’articolo 1, commi da 98 a 108, legge 208/2015, e nei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma dal 24 agosto 2016 (legge 8/2017).

Per il credito d’imposta ZES, la richiesta va inviata entro il 31 dicembre 2020 (come da provvedimento delle Entrate del 9 agosto 2019).
La trasmissione telematica va effettuata dal 25 settembre 2019.

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Piano nazionale Industria 4.0: gli incentivi in scadenza del 2019 https://www.cardoneassociati.it/2019/10/19/piano-nazionale-industria-4-0-gli-incentivi-in-scadenza-del-2019/ Sat, 19 Oct 2019 11:41:00 +0000 https://cardone.errepinet.it/?p=469 Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze […]

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Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:

  • Operare in una logica di neutralità tecnologica;
  • Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
  • Agire su fattori abilitanti.


Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

Le principali misure del Piano nazionale Impresa 4.0:

  • Iper e Super Ammortamento (investire per crescere);
  • Nuova Sabatini (credito all’innovazione);
  • Fondo di Garanzia (ampliare le possibilità di credito);
  • Credito d’imposta R&S (premiare chi investe nel futuro);
  • Accordi per l’innovazione (progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale);
  • Contratti di sviluppo (programmi di investimento strategici e innovativi di grandi dimensioni);
  • Startup e PMI innovative (accelerare l’innovazione);
  • Patent box (dare valore ai beni immateriali);
  • Centri di competenza ad alta specializzazione;
  • Tecnologie avanzate per le imprese;
  • Centri di trasferimento tecnologico;
  • Formazione, consulenza, servizi (nuovo termine certificazione);
  • Credito d’imposta formazione;
  • Puntare sulle competenze.


Tra le agevolazioni fiscali previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 (anche detto Industria 4.0) ci sono alcune misure in scadenza, salvo possibili proroghe con la prossima Legge di Bilancio 2020: Iper e Super-ammortamento, Nuova Sabatini e Credito d’imposta Formazione 4.0.

La scadenza sia per Iper e Super-ammortamento che per il Bonus Formazione 4.0 è prevista per il 31 dicembre 2019, mentre, per quanto riguarda la Nuova Sabatini (anche detta “Beni strumentali”) la dotazione finanziaria è in esaurimento. Le imprese dovranno quindi affrettarsi ad accedere agli incentivi entro fine anno.

Iper e Super-ammortamento

L’Iperammortamento incentiva le imprese che acquisteranno beni materiali ed immateriali nuovi ad alto contenuto tecnologico effettuati entro il 31 dicembre 2019, ovvero entro il 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti di almeno il 20% della spesa.

La misura, rispetto agli anni precedenti, differenzia l’intensità del beneficio in funzione dell’ammontare dell’investimento. Per gli investimenti in beni materiali ad alto contenuto tecnologico, sono previste le seguenti aliquote di iperammortamento:

  • 270% per investimenti fino ai 2,5 mln di euro;
  • 200% per investimenti dai 2,5 mln di euro fino ai 10 mln di euro;
  • 150% per investimenti dai 10 mln di euro fino ai 20 mln di euro.


Per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali – ovvero software, sistemi IT e attività di system integration connessi ai beni materiali in ottica 4.0 – l’iperammortamento è del 140%. L’agevolazione si applica su un investimento massimo di 20 milioni di euro.

Invece, il Superammortamento prevede una maggiorazione del 30% sugli acquisti di beni strumentali effettuati dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019, oppure acquistati entro il 30 giugno 2020, a condizione che l’ordine risulti accettato dal venditore entro la data del 31 dicembre 2019 e sia stato pagato l’acconto in misura pari ad almeno il 20% del costo totale. La misura copre una spesa massima pari a 2,5 milioni di euro, ad esclusione dei veicoli aziendali.

Nuova Sabatini

Da una rilevazione ufficiale del MISE rimane solo il 14% delle risorse stanziate per la Nuova Sabatini, anche detta Beni Strumentali. Le imprese interessate ad accedere all’agevolazione dovranno affrettarsi a presentare domanda di accesso quanto prima.La misura Nuova Sabatini incentiva l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale del 2,75% annuo, per la durata di 5 anni, e richiede un investimento minimo di 20.000€. All’agevolazione possono accedere le imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative.Di recente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha semplificato l’iter di erogazione del contributo, innalzando il tetto massimo a 4 milioni di euro e introducendo una nuova maggiorazione per favorire i processi di capitalizzazione delle imprese.

Bonus formazione 4.0

Anche per accedere al Credito d’imposta per la Formazione 4.0 c’è tempo fino al 31 dicembre 2019, salvo proroga con la Legge di Bilancio 2020.Il Bonus Formazione 4.0 si rivolge a tutte le imprese che investiranno in attività di formazione per acquisire o consolidare le conoscenze tecnologiche previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Il credito d’imposta è applicabile sulle spese relative al costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività formative e del personale che svolge attività di docenza.La misura prevede un credito d’imposta sulle spese ammissibili, modulato in base alla dimensione dell’impresa, pari al:

  • 50% per le piccole imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €;
  • 40% per le medie imprese, fino ad un massimo di 300.000 €;
  • 30% per le grandi imprese, fino ad un importo massimo di 200.000 €.


Il beneficio è fruibile solo in compensazione, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello dell’investimento, ma la spesa deve essere sostenuta entro il 2019.

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Cos’è una Startup? https://www.cardoneassociati.it/2019/10/04/cose-una-startup/ Fri, 04 Oct 2019 11:48:00 +0000 https://cardone.errepinet.it/?p=472 Quella che sembra all’apparenza una domanda dalla risposta semplice e scontata in realtà non lo è affatto. Non puoi fare business e metterti in proprio se prima non possiedi una chiara visione di cosa sia una start-up. Una start-up nel settore economico-imprenditoriale è un’organizzazione aziendale temporanea che mira a diventare una grande impresa, legata alla […]

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Quella che sembra all’apparenza una domanda dalla risposta semplice e scontata in realtà non lo è affatto. Non puoi fare business e metterti in proprio se prima non possiedi una chiara visione di cosa sia una start-up. Una start-up nel settore economico-imprenditoriale è un’organizzazione aziendale temporanea che mira a diventare una grande impresa, legata alla produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico con un business model scalabile e ripetibile. In origine, il termine veniva usato per indicare un’attività di nuova istituzione con un prodotto molto tecnologico ed all’avanguardia nel settore informatico. Con il passare del tempo questo termine ha perso la restrizione settoriale ed include diversi ambiti. Una start-up è una fase di test per trovare gli elementi della strategia vincente per conquistare il mercato ed espandersi in larga scala.

Una start-up innovativa deve avere delle specifiche caratteristiche così come ci suggerisce il Ministero dello Sviluppo Economico:

  • La maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria deve essere detenuto da persone fisiche al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi (requisito soppresso dal d.l. n. 76/2013);
  • La società deve essere costituita e può svolgere attività per non più di 5 anni (modificato dal d.l. 3/2015);
  • Deve essere residente in Italia ai sensi dell’art. 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno degli stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia (modificato dal d.l. 3/2015);
  • Il totale del valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
  • Non deve distribuire o aver distribuito utili;
  • Deve avere l’oggetto sociale esclusivo o prevalente e lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • Non deve essere stata costituita per effetto di una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.


Oltre ai requisiti cumulativi, l’impresa deve possedere almeno uno tra i “requisiti alternativi”, che identificano il carattere “innovativo” dell’attività:

  1. Sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 20% del maggiore importo tra il costo e il valore della produzione (percentuale ridotta al 15% con d.l. n. 76/2013);
  2. Impiegare personale altamente qualificato per almeno un terzo della propria forza lavoro ovvero in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’art. 4 del d.m. n. 270/2004 (così integrato con d.l. n. 76/2013);
  3. Essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa.

Quali sono le agevolazioni riconosciute alle Start-up innovative?

Le start-up innovative, in sede di iscrizione nel Registro delle imprese, sono esonerate dal pagamento:

  • dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria abitualmente dovuti per gli adempimenti da effettuare presso il Registro delle imprese;
  • del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di Commercio.


L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 11.06.2014, n. 16/E, precisa che l’eventuale perdita dei requisiti da parte della società determina la cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle Imprese. Ne consegue che, permanendo l’iscrizione alla sezione ordinaria del Registro medesimo, scatta l’obbligo di pagamento (nei termini ordinari) dell’imposta di bollo, dei diritti di segreteria e del diritto annuale camerale. A suffragio della succitata circolare dell’Agenzia delle Entrate, è intervenuto un comunicato stampa congiunto del Ministero dello Sviluppo Economico e Unioncamere del 12.06.2014, dal quale si desume che, per le start-up innovative e per gli incubatori certificati, l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti camerali si deve intendere esteso a tutti gli atti depositati da tali società al Registro delle Imprese (essendo anche l’incubatore certificato una società di capitali), incluso il bilancio d’esercizio. L’esonero dal pagamento degli oneri legati all’attività imprenditoriale di tali tipi di società e degli incubatori certificati è previsto anche per gli atti successivi all’iscrizione al Registro delle Imprese, tra cui l’aumento di capitale sociale. La durata massima delle esenzioni dal pagamento di bolli e diritti camerali è di 5 anni, a partire da quello in cui è avvenuta l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese. L’esenzione dal pagamento dei bolli e dei diritti camerali per tutti gli atti depositati al Registro delle Imprese è espressamente prevista dalla data dell’iscrizione nella sezione speciale, permanendo fin quando la società conserva lo status di start-up/pmi innovativa.

Se sei interessato ad avere maggiori dettagli lo studio resta a disposizione per ogni qualsivoglia chiarimento in merito alle problematiche connesse a quanto argomentato.

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