Sostenere la nascita e la crescita di imprese nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica e valorizzare il patrimonio culturale della Città Vecchia e delle aree limitrofe di Taranto.
È questo l’obiettivo di Taranto Crea, l’incentivo promosso nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo Taranto e gestito da Invitalia.
A chi è rivolto
Taranto Crea si rivolge a startup, imprese consolidate, imprese sociali e reti d’impresa che vogliono realizzare i loro progetti di investimento nella Città di Taranto.
In particolare il bando prevede tre linee d’azione:
- Creazione di nuove imprese (micro, piccole e medie) nell’industria culturale (Titolo II);
- Sviluppo delle imprese della filiera culturale, turistica e manifatturiera (Titolo III);
- Sostegno ai soggetti del terzo settore che operano nell’industria culturale (Titolo IV).
Taranto Crea si rivolge anche alle reti d’impresa per sostenere formule di collaborazione e partenariato che favoriscano l’aggregazione tra imprese, anche di settori diversi, finalizzata a creare ecosistemi produttivi collaborativi.
Cosa finanzia
Per l’incentivo “Creazione di nuove imprese” sono finanziabili progetti fino a € 400.000. Le agevolazioni prevedono:
• finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa
• contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
L’incentivo “Sviluppo delle imprese” finanzia programmi di spesa fino a 500.000 euro. Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
• finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità;
• contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore” le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
Per tutte e tre le linee d’azione, le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
Per le imprese che ne fanno richiesta, è disponibile anche un servizio di tutoring, fino a un valore massimo di 10.000 euro.
Le spese ammissibili
- Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili (strettamente connessi e necessari al ciclo di produzione e/o erogazione dei servizi);
- Beni immateriali ad utilità pluriennale (programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni, competenze e conoscenze tecniche);
- Opere murarie (entro il 30% del programma di spesa complessivamente ritenuto ammissibile);
- Spese di capitale circolante nel limite del 50% delle spese di investimento complessivamente ritenute ammissibili.